Persona Media: “Credo che la cosa migliore sia mangiare tutto nella giusta
misura”. Io però mi son sempre chiesto: Perchè non farsi domande? Vorrei fare
notare come tutto e giusta misura siano termini ambigui e privi di
significato intrinseco.
Spesso in merito all’ alimentazione tutti si ritengono degli esperti. Credo che
sia dovuto al fatto che tutti hanno una determinata esperienza nel nutrirsi.
Se non si sono ancora presentati problemi, potrebbe sembrare che come ci si sta
alimentando sia giusto. Come fa notare l’ autore del libro però, riuscire a
sopravvivere mangiando quello che siamo abituati non ci rende esperti di
nutrizione. Nemmeno qualche anno di studio o un paio di esami di alimentazione
bastano a poter indicare con certezza quale sia la dieta migliore.
Come evidenzia nel libro l’ autore, è bene cercare pareri da esperti che:
siano medici o dottori di ricerca specializzati in campi che hanno a che fare
con la nutrizione (nutrizionisti, biochimici, medici interni…)
rivestano cariche in importanti università e istituzioni e abbiano quindi
una posizione e una reputazione da difendere e mantenere, e possano
rimetterci pesantemente se commettono errori o sostengono tesi scarsamente
dimostrate
siano esperti in diversi campi di studio e di sperimentazione
L’ autore evidenzia come il suo percorso si basa su 5 pilastri quali:
Ricerca di base e la Juventologia/biogerontologia
Epidemiologia
Studi clinici
Studio di centenari
Studio di sistemi complessi
prendano direttamente parte alla ricerca o all’ attività clinica nel maggior
numero possibile delle suddette discipline.
Conoscenze di base
Proteine: con carboidrati e grassi uno dei 3 macronutrienti principali. La
maggior parte è composta da catene di amminoacidi, la cui sequenza determina la
funzione. Le proteine svolgono una vasta gamma di funzioni all’ interno degli
organismi viventi, tra cui la catalisi delle reazioni metaboliche, funzione di
sintesi come replicazione del DNA, la risposta agli stimoli e il trasporto di
molecole da un luogo ad un altro
Carboidrati: I glucidi o glicidi (dal greco glucùs, cioè “dolce”) sono
dei composti chimici organici formati da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno.
Sono chiamati anche carboidrati (da “idrati di carbonio”) o saccaridi.
Possono essere in forma semplice (zucchero) o complessa (verdure e cereali
integrali). Questi ultimi devono essere scissi per essere assorbiti.
L’ indice glicemico si riferisce all’ effetto di un cibo sui livelli di glucosio
nel sangue.
Il carico glicemico è una misura più indicativa che dice la quantità e le
caratteristiche dei carboidrati ingeriti. Utile quindi prestarci più
attenzione.
http://www.siditalia.it/divulgazione/alimentazione-e-diabete
I glucidi hanno numerose funzioni biologiche, tra cui quella di fonte energetica
e trasporto dell’ energia (esempio: amido, glicogeno) e sono anche noti come
componenti strutturali della cellulosa nelle piante e della cartilagine negli
animali. Inoltre giocano un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, nella
fertilità e nello sviluppo biologico.
Lipidi o grassi: energia immagazzinata. Ruolo in strutture e funzioni
cellulari, in particolare nella formazione della membrana che separa l’ interno
della cellula dal sangue e nella formazione degli ormoni, tra cui gli steroidi.
Assimilati perlopiù sotto forma di trigliceridi. Possono essere saturi o
insaturi (monoinsaturi o polinsaturi come omega-3 e omega-6 chiamati grassi
essenziali perché il corpo umano non è in grado di produrli ma sono necessari
per il suo buon funzionamento.
Vitamine e minerali: modo migliore per assumerne il giusto apporto è tramite
una dieta ricca di verdure, pesce, cereali integrali e frutta a guscio. Indicato
alle volte integrare la vitamina D, non sintetizzata in assenza di luce solare
dal nostro organismo. Anche la vitamina B12 nel caso di vegani e/o persone
anziane. Ad alto dosaggio possono risultare tossi ma livelli bassi possono
portare a malnutrizione. E’ consigliabile quindi assumere 2-3 volte la
settimana integratori multivitaminici e multiminerali.
Linee guida
Alimentazione quotidiana = dieta vegana a basso contenuto di proteine con
aggiunta di pesce.
Frequenza dei pasti = 2 volte al giorno se con problemi di peso e meno di 65
anni.
Limitazione oraria dei pasti = mangiare nell’ arco di 12 ore
Sottoporsi periodicamente ad una dieta mima digiuno
Movimento ed esercizio fisico (punti fondamentali anche per il libro La
Grande Via),
camminare tutti i giorni e preferire l’ utilizzo dei muscoli a quello dei
motori (come riporta saggiamente MMM)
Consigli generici
Alimentazione a basso contenuto proteico = minore incidenza di tumori e nella
media collegato a:
una vita più lunga
aumento coordinamento motorio
aumento forza muscolare
Tor-S6K, GH-IGF1 (Proteine) e Ras-PKA (Zuccheri) influenzano i geni e la via
metabolica accellerando l’ invecchiamento e lo sviluppo di malattie come il
cancro.
Nel capitolo 2 sono presentate alcune delle domande che l’ autore invita a
fasi per capire e studiare il fenomeno dell’ invecchiamento. Viene evidenziato
l’ interesse per ridurne gli effetti e le cause cercando di rimanere giovani
più a lungo. Infatti, restando giovani ed in salute per più tempo, si vive
più a lungo in salute. Ed è la salute il concetto chiave. Obbiettivo è
quindi quello di riuscire ad arrivare a morire sani.
Viene cosi coniato il termine Juventologia, ovvero studio della
“giovinezza”.
Agire curando cancro, malattie cardiovascolari e diabete si possono guadagnare
stimando circa 12 anni. Agendo sulla longevità 30.
Come evidenzia nel suo talk Gilbert1, è un illusione che mangiare sempre e
quello che vogliamo ci renda più felici.
La ricerca ha evidenziato che coloro che praticano attività fisica moderata
(camminata veloce, giardinaggio) per meno di 150 minuti o intensa (salita,
corsa in bici >19km/h) per 75 minuti la settimana hanno una riduzione del 20%
del rischio di morte rispetto quelli che non urticavano alcuna attività. 31%
se si superavano queste soglie.
Oltre i 0.72 grammi di proteine per chilo di peso corporeo non influenza la
crescita muscolare2.
Per ottimizzare la crescita muscolare meglio assumere proteine tra 1 e 2 ore
dopo aver compiuto esercizi di resistenza come sollevamento pesi o le
flessioni. La sintesi muscolare ideale avviene quando il peso sollevato è tra
il 60 e il 75% del massimo che la persona riesce a sollevare/premere.
Capitolo 7: Alimentazione e Dieta Mima-Digiuno nella prevenzione e terapia dei
tumori
Capitolo 8: Alimentazione e Dieta Mima-Digiuno nella prevenzione e terapia del
diabete
Capitolo 9: Alimentazione e Dieta Mima-Digiuno nella prevenzione e terapia
delle malattie cardiovascolari
Capitolo 10: Alimentazione e Dieta Mima-Digiuno nella prevenzione e terapia
dell’ Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative
Il consumo moderato di caffè svolge una funzione protettiva nei confronti
dell’ Alzheimer (oltre come già dimostrato per il Parkinson)
L’ olio di cocco contiene alte quantità di grassi saturi ma, a differenza di
altri grassi saturi alimentari composti in prevalenza di acidi grassi a catena
lunga, contiene un alto livello di acidi grassi a catena media (detti MCFA). I
MCFA si convertono facilmente in corpi chetonici, molecole che vengono
prodotte durante il digiuno e che il cervello utilizza come importante fonte
di energia. 40ml di olio extravergine di cocco su pazienti affetti dal morbo
aveva un effetto positivo sulle loro funzioni cognitive.
Capitolo 11: Alimentazione e Dieta Mima-Digiuno nella prevenzione e terapia
delle malattie infiammatorie e autoimmuni
Dieta della longevità
Dieta vegana/pescetariana: adottate un’ alimentazione che si avvicini il più
possibile ad una dieta al 100% a base vegetale e di pesce (2-3 pasti la
settimana) evitando quello contenente alte percentuali di mercurio.
Prediligere quello con alti contenuti di omega-3/6 e/o vitamina B12 come
crostacei, molluschi, salmone, acciughe, sardine, merluzzo, orate, trota,
vongole, gamberi. Dopo i 65-70 anni, se si inizia a perdere massa muscolare,
forza e/o peso, introdurre più pesce e altri alimenti di origine animale come
uova, formaggi come la feta o il pecorino e yogurt di capra.
Proteine poche ma a sufficienza 0,7-0,8 grammi per chilo di peso corporeo.
Prediligere quelle vegetali come fagioli, ceci, piselli e altri legumi.
Mantenerne basso il consumo soprattutto fino i 65-70 anni, per poi aumentare
leggermente in modo da non perdere massa muscolare.
Ridurre al minimo i grassi saturi, idrogenati e trans. Prediligere grassi
insaturi come quelli contenuti nel salmone, nelle noci, mandorle e nocciole.
Ricca di carboidrati complessi (pomodori, broccoli, carote, legumi e verdura
in generale, pane integrale)
Povera di zuccheri
Povera di carboidrati come pasta, riso, pane e succhi di frutta.
Assumere ogni 2-3 giorni complessi vitaminici e minerali in pillole e
dell’ olio di pesce per gli omega-3.
Consumare quantità relativamente alte di olio di oliva (50-100ml al giorno) e
un pugno di noci, o mandorle o nocciole (Ottime in menopausa, vedi consigli
nel libro La Grande Via).
Mangiare selezionando i giusti ingredienti tra quelli che mangiavano i nostri
antenati.
Fare 2 pasti al giorno + 1 spuntino (basso tenore calorico ma nutriente).
Differentemente da quello che spesso si sente in giro, non vi sono evidenze
scientifiche che mangiare poco e spesso sia meglio. Persino negli anziani.
Gli anziani o i malati, per evitare problemi digestivi, meglio se il pasto
più importante è frazionato in 2 pasti più piccoli. Ideale: colazione,
pranzo o cena, spuntino pomeridiano di 100 calorie e meno di 3-5 grammi di
zucchero, spuntino di 100 calorie e meno di 3-5 grammi di zucchero al posto
del pranzo o della cena.
Ridurre le ore della giornata in cui mangiare. Time Restricted Feeding
(discusso anche nel libro La Grande Via). Mangiare
nell’ arco di 12 ore o meno. Meglio se 10 ore o meno.
Praticare periodicamente un digiuno prolungato (se età < 65-70 anni e non
deperito, malnutrito o affette da patologie). OK dieta mima digiuno.
Tenere sotto controllo la circonferenza addominale, che per gli uomini non
deve superare i 102 cm e per le donne gli 89 cm. Sopra tali soglie, raddoppia
il rischio di morte prematura rispetto ad un girovita di 86cm per uomini e 71
per le donne.
Non mangiare almeno 3-4 ore prima di andare a letto.
Dieta Mima-Digiuno
fornisce abbastanza calorie per essere più sicura del digiuno completo e quindi
praticata senza supervisione di un medico specializzato
è basata sulla dieta della longevità
efficace quanto il digiuno completo
Obiettivi:
abbassare il livello del fattore della crescita IGF-1
abbassare il livello di glucosio
aumento livelli del sottoprodotto della scomposizione dei grassi (corpi
chetonici)
aumento livelli dell’ inibitore del fattore di crescita IGFBP-1
il che porta a:
indurre nelle cellule la modalità di protezione anti-invecchiamento
incentivare la rigenerazione delle cellule attraverso la bonifica delle loro
componenti danneggiate
eliminare le cellule danneggiate di molti organi e sistemi e sostituirle con
cellule di nuova generazione mediante l’ attivazione delle cellule staminali
promuovere un processo che bruciasse il grasso addominale e continuasse a
farlo anche dopo che la persona fosse ritornata all’ alimentazione normale
senza ridurre la massa muscolare.
Da pagina 130 a pagina 135 l’ autore risponde a domande quali: