Come un emiro turco convocò un menestrello nell’ora della bevuta mattutina; e un commento sul hadith: “Certo, Dio l’Altissimo ha un vino preparato per i Suoi amici e quando ne divengono ebbri, sono purificati”, sino alla fine del hadith. “Il vino gorgoglia nelle giare dei misteri, poiché tutti coloro che sono distaccati possano bere di questo vino.” “Dio l’Altissimo ha detto: ‘I giusti berranno’ [Corano, 76:5]. Questo vino che tu bevi è proibito, noi beviamo solo vino lecito.” Grazie alla non-esistenza sforzati di diventare esistente e di essere ubriacato dal vino di Dio.
Come Mustafà [il Profeta Muhammad] (la pace su lui) mise alla prova Aisha (Dio sia soddisfatto di lei) e disse: “Perché ti nascondi? Non ti nascondere, perché il cieco non ti può vedere”, poiché fosse palese se Aisha conosceva i pensieri segreti di Mustafa (la pace su lui), o se essa semplicemente si uniformava ai desideri che egli esprimeva.
Storia del menestrello che al banchetto dell’emiro turco si mise a cantare l’ode: “Sei una rosa, un giglio, un cipresso o una luna? Non so. Che desideri da questo uomo sconvolto che ha perso il cuore? Non so.” E di come il turco gridò: “Dimmi quel che sai.” E la risposta del menestrello all’emiro.
Paragone fra l’uomo invidioso che non vede l’infinita Generosità di Dio e i depositi immensi della Sua Misericordia, ed una formica la quale lotta con un solo chicco di grano su una vasta aia, mostrando una violenta agitazione, tremando e tirandolo in tutta fretta con sé, senza accorgersi che la vasta aia è piena di chicchi di grano.
Quelli che sono morti non si affliggono a causa della morte; il loro solo rimpianto è di aver sprecato le possibilità offerte loro.
Storia di un manoscritto relativo a un tesoro: “Dopo un edificio a cupola volgi il viso alla qibla, incocca una freccia nell’arco e tira. Là dove cadrà, ivi è il tesoro.
Si spiega il caso del ricercatore fervente che non smette di compiere tutti gli sforzi, benché sappia che la grandezza della generosità divina può far si che l’oggetto del suo desiderio gli giunga da un’altra parte e in un modo differente da come si sarebbe aspettato: ma dato che tutti i suoi pensieri e tutte le sue speranze sono fissi su quel modo particolare di agire, egli continua a bussare alla stessa porta; ma forse Dio l’Eccelso farà si che ciò che gli è destinato gli giunga da una porta diversa da quella che egli aveva previsto, gli concederà i Suoi doni con mezzi su cui egli non contava. [Corano, 65:3]. “L’uomo propone, ma Dio dispone”. E del pari uno schiavo può supporre, come è il caso per uno schiavo, che pur se egli continua a bussare a quella porta, forse gli verrà consegnato da un’altra porta; e tuttavia Dio l’Altissimo può far si che la sua parte gli giunga da quella stessa porta. Insomma, tutte queste porte sono quelle di un solo e medesimo palazzo.
Parabola.
﷽
[ Dicembre ] [ Libro V ]
Preghiera.
Paragone fra il mondo esistente in realtà ma che appare non-esistente, e il mondo non-esistente che in realtà ma che appare esistente.
Commento al detto di Mustafà (la pace su lui): Chiunque fa delle sue preoccupazioni una sola preoccupazione, Dio lo libererà da tutte le preoccupazioni; e di chiunque è fuorviato dalle preoccupazioni, Dio non si preoccuperà di sapere in quale valle Egli lo distruggerà.
Storia dell’innamorato che parlava all’amata della sua dedizione, della sua lealtà, delle lunghe notti in cui Si giravano sui loro fianchi [Corano, 32:16] e i lunghi giorni di fame e di sete ardente. Diceva: Non conosco altri modi di fare di fuori da questi; se ne esistono altri, insegnameli, poiché io mi sottometto a ogni tuo ordine, sia di gettarmi nel fuoco, come Khalil [Abramo] (la pace su lui), o di cader nella bocca del Leviathan marino, come Giona (la pace su di lui), o d’essere ucciso settanta volte come Jirjis [san Giorgio], o di diventare cieco dal gran piangere, come Sh’ayb (la pace su lui); e la lealtà e il sacrificio di se stesso dei profeti non possono essere enumerati; e come l’amata rispose.
Storia di quell’asceta cristiano che a causa della sua estasi andava in pieno giorno nel bazar con una lampada.
I pensieri che vengono ogni giorno nel cuore sono come nuovi ospiti che vengono in casa all’inizio del giorno. Confronto fra l’ospite, i suoi capricci, le sue pretese, il suo cattivo carattere, e il padrone di casa che onora l’ospite e si comporta pazientemente.
﷽
[ Novembre ] [ Libro V ]
Si spiega come la luce stessa, provenendo dall’interno della persona illuminata, testimonia della sua luce senza che nessuna azione o parola la rivelino.
Supplica
Descrizione del pavone e il motivo per cui fu ucciso da Abramo, pace su lui.
Si spiega che nessun occhio malvagio è tanto mortifero per l’uomo quanto l’occhio dell’auto-approvazione, a meno che quest’occhio non sia stato trasformato dalla Luce di Dio, cosicché “egli ora con Me, egli veda con Me”, ed il suo sé sia diventato “senza sé”.
Descrizione dell’altruista che si è messo al riparo dai suoi vizi e dalle sue virtù annullandosi nell’eternità di Dio, come le stelle che svaniscono nel Sole durante il giorno; chi si annulla non ha timore di sventura né di perdite.
Si spiega che ogni cosa tranne Dio divora ed è divorata, come l’uccello che inseguiva una locusta e, impegnato nell’inseguimento, non pensava al falco affamata che era dietro di lui e stava per afferrarlo. Ora, oh uomo cacciatore e divoratore, stai attento al tuo stesso cacciatore e divoratore. Benché con gli occhi tu non lo veda, guarda con la vista che vada alle indicazioni data da una seria considerazione, finché si apre l’occhio del cuore più profondo.
﷽
[ Ottobre ] [ Libro IV ]
Come Bilqis venne liberata del suo regno e inebriata dal desiderio della fede, e come, nel momento della sua emigrazione spirituale, il suo desiderio la separò da tutto il suo regno, tranne che dal trono.
Come Caino imparò da un corvo il modo di scavare le tombe, prima che nel mondo si sapessero scavare le tombe e ci fossero tombe.
Storia del sufi che, con la testa su un ginocchio, era intento a meditare in un giardino; i suoi amici gli dissero: “Alza la testa e goditi il giardino, le erbe soavi, gli uccelli, e i segni della misericordia di Dio l’Eccelso”.
Storia di Bayazid (santifichi Dio il suo spirito) che disse: Gloria a me! Quanto è grande la mia maestà!" e l’obiezione fatta dai suoi discepoli, e come egli rispose loro, non tramite la parola ma tramite la visione.
Qui si spiega che la costruzione consiste nella distruzione, la riunione nella dispersione, la totalità nel frazionamento, il successo nell’insuccesso, l’esistenza nella non-esistenza; e così per il resto dei contrari e dei simili.
Come Khalil, quando Gabriele (la pace sia su ambedue) gli domandò: “Hai bisogno di qualche cosa?” Rispose: “Quanto ad aver bisogno di te, no!”.
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[ Settembre ] [ Libro IV ]
Conclusione della storia dell’innamorato che fuggì lontano dalla pattuglia notturna e arrivò in un giardino che gli era ignoto, e che per la gioia di trovare nel giardino la sua amata implorò sulla pattuglia notturna le benedizioni divine, dicendo: “È possibile che voi abbiate avversione per una cosa, che tuttavia è per voi un bene”
Come chiesero a Gesù (la pace su di lui!): “Oh Spirito di Dio, fra tutte le cose penose dell’esistenza quale è la più dura da sopportare?”
Spiegazione del testo: “Null’altro: i credenti sono fratelli, e gli ulama [teologi] sono un’anima sola”; in particolare, l’unità di Davide, di Salomone e di tutti gli altri profeti (la pace su loro); se non credete ad uno di loro, la vostra fede in qualsiasi profeta non sarà perfetta; ed è segno della loro unità che se voi distruggete una sola fra quelle migliaia di case, tutto il resto sarà distrutto e non resterà in piedi neppure un muro; poiché noi non facciamo differenza alcuna fra i Suoi profeti. Una semplice indicazione basta a chi è dotato di intelligenza: ciò va persino oltre un’indicazione.
Si spiega che, mentre i filosofi dicono che l’Uomo è il microcosmo, i mistici dicono che è il macrocosmo; il motivo di ciò è che la filosofia si limita alla forma fenomenica dell’uomo, mentre la conoscenza mistica concerne la verità essenziale della sua vera natura.
Storia dell’uomo assetato che, senza andare nell’acqua, dalla cima di un noce gettava noci nel ruscello sottostante per poter sentire il rumore fatto dalle noci cadendo nell’acqua, che lo riempiva di gioia al par di una dolce musica.
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[ Agosto ] [ Libro III ]
Come fu che una mucca si precipitò nella casa di quello che pregava insistentemente. Il Profeta (Dio lo benedica e gli accordi la pace) ha detto: “Dio ama quelli che insistono nella preghiera”, poiché il fatto stesso di chiedere qualcosa a Dio l’Altissimo e l’insistenza stessa valgono per il supplicante più della cosa chiesta a Dio.
Il poeta si scusa e implora aiuto.
Come Faraone fu vittima della vanagloria causatagli dal rispetto del popolo per lui.
Come il maestro si mise a letto e gemette, immaginando d’essere malato.
Resto della storia dell’asceta della montagna, che aveva fatto voto di non cogliere su quella montagna alcun frutto dagli alberi, né di scuoterli, né di dire a qualcuno di scuoterli, né apertamente né in termini velati, e che mangiava solo quel che il vento faceva cadere dagli alberi.
Storia del vecchio cieco che leggeva il Corano posto di fronte a lui e recuperava la vista mentre leggeva.
Come Luqman, quando vide Davide (la pace su lui) che fabbricava anelli di ferro, s’astenne dall’interrogarlo, affinché quell’atto di autocontrollo potesse alleviare la sua perplessità.
Descrizione di certi santi che sono soddisfatti del Decreto e non domandano né implorano che il Decreto sia cambiato.
Come l’adunanza fu turbata dall’invocazione e dall’intercessione di Daquqi, fuggendo e annullandosi sotto il velo del Mondo invisibile; e come Daquqi se ne meravigliò, chiedendosi se era scomparsa nell’aria o nella terra.
I mezzi per evitare d’essere imbrogliati nella vendita e nell’acquisto.
Come l’innamorato trovò l’amata. Chi cerca trova, poiché “Chi avrà fatto del bene anche solo del peso di una nugella lo vedrà” [Corano, 99a7].
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[ Luglio ] [ Libro III ]
Dimostrando che l’invocazione di colui che supplica Dio è essenzialmente la stessa cosa della risposta di Dio: « Labbayka [Eccomi] »
Mosè (la pace su lui) accordò a Faraone una dilazione perché potesse riunire i maghi da ogni città.
Controversia sorta sulla descrizione e la forma dell’elefante.
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[ Giugno ] [ Libro II ]
Come Mustafà (il profeta Mhammad) (su di lui la pace) andò a trovare un suo Compagno malato, e spiegazione del beneficio che si ottiene visitando i malati.
Storia dell’Indiano che litigò col suo amico riguardo ad una certa azione, senza rendersi conto che anch’egli se ne era reso colpevole.
Come lo shaykh spiegò il significato nascosto dell’albero al ricercatore schiavo del formalismo.
Come quattro persone litigarono a proposito dell’uva, che ognuno conosceva con un nome differente.
Come i pellegrini rimasero stupefatti alla vista dei miracoli operati dall’asceta che trovarono vivo nel deserto.
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[ Maggio ] [ Libro II ]
Come i cortigiani invidiavano lo schiavo favorito
Come Dio l’Altissimo rimproverò Mosè (su lui la pace) a causa del pastore
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[ Aprile ] [ Libro I ]
Dove si spiega che Mosè e Faraone erano sottomessi entrambi alla Volontà divina, come il veleno e l’antidoto, l’oscurità e la luce; e come Faraone parlò in solitudine con Dio, pregandoLo di non distruggere la sua dignità
Sul significato di: “Egli ha fatto confluire i due mari che si incontrano ma non superano una barriera posta fra loro.” [Corano 8:44]
Si dimostra che, come il mendicante è innamorato della generosità ed ama il donatore generoso, del pari la generosità del donatore generoso è innamorata del mendicante: se il mendicante avrà più pazienza il donatore generoso verrà alla sua porta; e se chi ha più pazienza è il generoso donatore, il mendicante verrà alla sua porta; ma la pazienza del mendicante è una virtù nel mendicante, mentre nel generoso donatore la pazienza è un difetto
La differenza fra colui che è un sufi [darwish] assetato di Dio, e colui che è un falso sufi e desidera ciò che è altri che Lui Proverbio arabo: “Se fornicate, fatelo con una donna libera, e se rubate, rubate una perla.”
﷽
[ Marzo ] [ Libro I ]
Come l’ambasciatore di Bisanzio giunse dal Califfo dei credenti, Umar (che Dio sia soddisfatto di lui), e fu testimone delle qualità di cui Umar (che Dio sia soddisfatto di lui) era dotato
Spiegazione del “detto”: Certo, nei nostri giorni di vita, il vostro Signore si fa sentire con certi aliti! E allora preparatevi a riceverli!
Come Umar (che Dio sia soddisfatto di lui) gli ordinò di spostare lo sguardo dal luogo dei pianti, che è l’esistenza del sé, al luogo dell’immersione in Dio, che è la non-esistenza del sé
﷽
[ Febbraio ] [ Libro I ]
Introduzione
Proemio
Storia del droghiere e del pappagallo, e di come il pappagallo sparse l’olio nella bottega