Ho apprezzato tantissimo la lettura del libro. In particolar modo la parte introduttiva. L’ autrice, Teresa Sintoni, riesce a trasmettere egregiamente l’ essenza dello Yoga Integrale, accompagnando il lettore ad una comprensione di questa favolosa disciplina spirituale.
Insieme al famosissimo libro Teoria e pratica dello Yoga di B.K.S. Iyengar, ritengo che sia decisamente uno dei testi più chiari e profondi nella descrizione dei movimenti e dell’ approccio mentale.
Le illustrazioni sono vere e proprie manifestazioni dell’ atto creativo, opere d’ arte di fotografia in bianco e nero. Gli scatti sono stati effettuati nella seconda fase dell’ esecuzione di ogni āsana: mantenere. Teresa ha deciso per una questione di fruibilità ― ma anche per rendere il senso di qualcosa che si “costruisce”, per poi evolvere in profondità — di suddividere l’esecuzione di ogni āsana in tre momenti precisi o fasi.
Ho apprezzato molto l’ utilizzo di due soggetti, uno maschile ed uno femminile per le rappresentazioni.
Il corpo è una porta che conduce a ciò che sta oltre la fisicità, un’ancora che radica al presente, l’ unico tempo reale.
È importante accettare il “non comprendere”.
Unire, osservare, fermarsi, interessarsi all’ universale.
Osservare, guardare, ascoltare senza bisogno di interpretare, di giustificare o rifiutare ogni sensazione e impressione.
Immaginate una pagina bianca, vuota. Su di essa, nel vostro spazio, attraverso i gesti disegnerete l’ āsana; ma poi ritornerete ad essere quella pagina bianca.
Nessun pensiero, né aspettativa, solo sensazioni e respiro.
L’āsana non è semplicemente una posizione da assumere, un modello posturale da imitare, ma un atto creativo vero e proprio, un “evento” che si realizza nel presente attraverso una particolare condizione mentale.